pane senza impasto di Jim Lahey

Un pane rustico, con una lievitazione lenta, senza impasto che si cuoce in pentola, nel forno.
Una ricetta conosciuta in tutto il mondo, con pochi ingredienti, ma soprattutto poco lavoro e il risultato? Un pane fragrante .
L’impasto è veramente molto semplice, e come dice Jim Lahey la preparazione va pianificata
viste le ore che servono per la lievitazione; infatti si va da un minimo di 12 ore ad un massimo di 18 ore, a una temperatura di circa 22°C., lontano da correnti d’aria.
Vi ricordo che il forno, spento, con la luce accesa è una perfetta camera di lievitazione.
L’impasto è molto umido, è così che deve essere, quindi per nessun motivo aggiungete la farina, se non quella indicata nella ricetta per i vari spolveri del piano di lavoro, del canovaccio o del cestino per la lievitazione in caso fosse dotato del telo.
Potete utilizzare sia il lievito di birra secco sia il lievito di birra fresco.
A questo punto non vi resta che scegliere la vostra pentola con coperchio, meglio se di ghisa, ma va bene anche di coccio, l’importante che abbia il coperchio.

Buon pane.

ingredienti per una pagnotta da 500 grammi

  • 400 grammi di farina 0

  • 1 grammo di lievito di birra secco oppure 3 grammi di lievito di birra fresco

  • 300 grammi di acqua (13-18°C.)

  • 8 grammi di sale fino

  • farina 0, crusca o farina di mais per  lo spolvero

  • Note: per la cottura del pane utilizzate una pentola in ghisa da 26 – 28cm. di diametro con il coperchio.

preparazione

  • Mescolate la farina, il sale e il lievito in una ciotola.
    Aggiungete l’acqua e mescolate, con un cucchiaio di legno o con la mano per 30 secondi circa, fino ad avere un impasto bagnato e appiccicoso.
    Deve essere molto appiccicoso, se non lo e aggiungete uno o due cucchiai d’acqua.
    Coprite la ciotola con la pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente (22°C circa), finche l’impasto é raddoppiato e la superficie e punteggiata di bollicine.
    Ci vorranno dalle 12 ore alle 18 ore al massimo.
    Se è inverno mettete in forno la ciotola con la luce accesa se è caldo non serve.
  • Quando la prima lievitazione è completa, non più di 18 ore, infarinate il piano di lavoro, quindi rovesciate l’impasto, aiutandovi con un raschietto.
    Staccandosi dalla ciotola, l’impasto creerà dei lunghi filamenti sottili e sarà piuttosto molle e appiccicoso: non aggiungete farina.
    Con il raschietto sollevate la parte esterna dell’impasto e ripiegatela verso il centro. Modellate l’impasto fino a formare una palla per la seconda lievitazione.
  • Prendete un canovaccio di cotone o di lino, e adagiatelo sopra al cestino di lievitazione quindi spolveratelo con abbondante farina (farina 0, crusca o farina di mais).
    Adagiate la pagnotta con la chiusura verso l’ alto, ripiegate il canovaccio sull’impasto in modo da coprirlo bene, senza stringere, e lasciatelo lievitare per 1- 2 ore in un posto caldo al riparo da correnti d’aria.
    L’impasto è pronto quando è sarà quasi raddoppiato di volume.
    Premendo l’impasto con il dito dovrebbe rimanere un’impronta profonda; se scompare scompare lasciatelo lievitare per altri 15 minuti.
  • Mezz’ora prima del termine della seconda levitazione, riscaldate il forno a 250°C., con la griglia nella parte più bassa, quindi adagiate al centro la pentola in ghisa, vuota, con il coperchio.
    Aiutandovi con un foglio di carta da forno capovolgete la pagnotta e cospargetela con la farina quindi incidete la superficie con due tagli distanti tra loro.
    Tirate fuori dal forno, aiutandovi con le presine, la pentola rovente, e togliete il coperchio.
    Inserite il pane all’ interno con la carta forno, richiudete e rimettete in forno, cuocete così per 30 minuti.
    Abbassate la temperatura a 220°C., togliere il coperchio e continuate la cottura per altri 15 – 20 minuti finché la superficie del pane sarà brunita, ma non bruciata.
    Spegnete il forno, aprite lo sportello e lasciate aspettate 10 minuti, quindi estraete la pentola, togliete la pagnotta e lasciatela raffreddare su una gratella.