Finalmente un po’ di tregua…oggi non piove, per fortuna.
C’è anche un timido sole e non fa neppure freddo.
Sarà perché ieri ho preparato la minestra di orzo per il pranzo di oggi ?
Se fosse veramente così cucinerei ogni giorno minestre e zuppe di ogni tipo.
La minestra d’orzo o minestra da orz in dialetto noneso è una minestra tipica della tradizione trentina.
Alcune varianti vengono preparate aggiungendo i fagioli e il latte che dà un tocco di cremosità.
Ingredienti per 4 persone
180 grammi di orzo perlato
150 grammi di speck in un solo pezzo
3 patate medie
1 costa di sedano
2 carota
1 cipolla
brodo vegetale q.b.
sale fino
pepe nero macinato
olio di oliva extravergine
foglie di alloro o foglie di salvia fresca (facoltativo)
preparazione
- Lavate e sbucciate le patate, le carota e la cipolla.
Lavate la costa di sedano.
Tagliate le verdure a brunoise. - Eliminate la cotenna dello speck e tagliatelo prima a listarelle e poi a dadini e teneteli da parte.
- In una pentola bella capiente mettete l’olio, una parte di speck, le verdure e le erbe aromatiche.
Fate rosolare per qualche minuto, quindi aggiungete l’orzo dopo averlo sciacquato sotto l’acqua corrente.
Fate rosolare per 5 minuti, quindi coprite con il brodo vegetale e fate cuocere a fuoco basso per 45 – 50 minuti.
Regolate di sale e pepe nero macinato.
Servite la minestra ben calda. - Consigli:
– preparate del brodo vegetale in abbondanza, a me per la cottura ne è servito circa un litro e mezzo. “Melius est abundare quam deficere”
– se non vi piace l’alloro potete sostituirlo con un rametto di rosmarino fresco.
– se non volete utilizzare lo speck potete sostituirlo con della pancetta stufata cruda. Ma si sa io son di parte.
– potete decidere quale orzo utilizzare, il gusto non cambia più di tanto, ma influisce sui tempi di cottura.
L’orzo perlato ha una lavorazione che lo decortica e viene privato della crusca.
È pratico da usare, non serve metterlo in ammollo e cuoce in breve tempo.