strangolapreti trentini

Gli strangolapreti, assieme ai canederli, sono un piatto tradizionale della cucina trentina, quella che permette il riciclo del pane raffermo.
Quella che una volta veniva definita la “cucina degli avanzi”.
Un impasto semplice e veloce a base di pane, spinaci, latte, uova, grana e noce moscata.
Gli strangolapreti vengono serviti asciutti e conditi con burro fuso, salvia e cosparsi con grana grattugiato. Ma da dove deriva il nome? 
Sono chiamati strangolapreti perché risultano appiccicosi e tendono ad attaccarsi al palato, ma ve lo garantisco, sono buonissimi.


Le leggende sono tante. 
La prima, siamo nel 1700,narra di un prete che stava vagando per la campagna, era molto affamato,
fino a quando non trovò una locanda lungo la strada.
La locandiera per sfamarlo gli preparò un abbondante piatto di gnocchi con le erbe selvatiche.
Il prelato continuava a chiederne ancora.
Ad un tratto un gnocco gli andò di traverso, la locandiera  riuscì a salvargli la vita con un pugno in modo da fargli sputare il boccone.


Un’altra racconta racconta che gli strangolapreti erano il piatto preferito dai padri conciliari, abituati a trattarsi bene a tavola, durante il lungo Concilio di Trento (1545-1563); furono chiamati vista la loro ingordigia che li portava a mangiarne talmente tanti da strozzarsi.

ingredienti per 4 persone

  • 300 grammi di spinaci (o ortiche, ma anche foglie di bietola) già lessati in acqua leggermente salata

  • 40 grammi di pane raffermo

  • 200 ml di latte

  • 1 uovo 

  • 80 grammi di farina 00

  • 50 grammi di pane grattugiato

  • sale fino

  • pepe nero macinato

  • noce moscata

  • foglie di salvia fresca

  • 50 grammi di burro

  • formaggio Grana grattugiato

preparazione

  • Tagliate il pane raffermo a cubetti, mettetelo in una ciotola e bagnatelo il latte e l’uovo precedentemente sbattuto.
    Il pane deve essere bagnato ma non troppo inzuppato.
    Una volta ben ammorbidito, con una forchetta, sminuzzate il pane.
  • Tritate finemente gli spinaci e uniteli al pane.
    Aggiungete il pangrattato, la farina, il sale, il pepe e la noce moscata grattugiata.
    Mescolate bene con un cucchiaio, quindi lasciatelo riposare per qualche minuto.
  • Con 2 cucchiai inumiditi di acqua prelevate mezzo cucchiaio di impasto, e formate una quenelle che una volta pronta adagerete su un tagliere infarinato.
    Proseguite in questo modo fino ad esaurire tutto il composto (vi verranno 20 strangolapreti, 5 a persona).
    Con le mani spolverate di farina, lavorate uno strangolapreti alla volta, in modo da creare una forma conica.
  • In una padella fate sciogliere il burro assieme alle foglie di salvia.
    In una pentola portate a bollore abbondante acqua salata, tuffate pochi strangolapreti alla volta; non appena affiorano scolateli delicatamente con la paletta forata e adagiateli nel condimento.
    Girateli delicatamente e serviteli ben caldi cosparsi di formaggio grattugiato.