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RICETTE SALATE

aglio al forno


bibanesi
bigoli con sugo d’anatra
crackers al rosmarino – sfogliatine al rosmarino
crackers con semi di cumino
croissant salati

falafel
farinata
focaccia barese
focaccia con formaggio

galletto agli agrumi
gnocchi con erbette e patate
gnocchi di patate viola
grissini delle sorelle Simili


hasselbackpotatis – patate hasselback
köttbullar (polpettine svedesi)
pak-choi,germogli di soia e tofu saltati
peperoni ripieni di carne
polpette di carne in salsa di pomodoro
polpette di pane raffermo 
polpette di quinoa e zucchine
polpettine di cavolfiore
polpettine di polenta con timo e olive
sarde in saor
scotch pie
tarte flamiche
tonno di pollo
torta di maccheroni
zucca in saor
zucchine ripiene di carne

Ciao mi chiamo Monica.
Cos'è per me la cucina?
La cucina per me è sempre stata una cosa fondamentale nella mia vita quotidiana, perché sia mio papà, che la nonna e la zia paterna avevano una passione per i fornelli.
Il mio blog è nato anzi "rinato" per raccogliere le mie ricette e la possibilità di condividerle con voi.
Buona lettura.

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Avevo voglia di toccare la farina, sentire il profumo del lievito,cercavo un qualcosa da fare per Pasqua, un dolce.
Volevo un dolce della tradizione ma non di quelli super gettonati.
Prima di oggi il “pan di ramerino” lo conoscevo solo per nome ma non l’avevo mai assaggiato.
Il pan di ramerino,di origine medievale, è un dolce tipico di Firenze e provincia.
Un tempo era preparato dai fornai solo nel periodo della Quaresima, il giorno del Giovedì Santo, ora come quasi tutte le cose non ha più “tempo”, lo si trova in quasi tutto il periodo dell’anno.
E’ un pane dolce, morbido,profumato con olio aromatizzato al rosmarino e con l’uvetta sultanina.
La ricetta l’ho presa dal blog di 
@paoletta_sersante “anice e cannella” e adattata alla planetaria.
#lacucinadimonica #ricettapasquale #ricettapasqua #blog #ricette #dolcidellatradizione #pasqua
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Avevo voglia di toccare la farina, sentire il profumo del lievito,cercavo un qualcosa da fare per Pasqua, un dolce. Volevo un dolce della tradizione ma non di quelli super gettonati. Prima di oggi il “pan di ramerino” lo conoscevo solo per nome ma non l’avevo mai assaggiato. Il pan di ramerino,di origine medievale, è un dolce tipico di Firenze e provincia. Un tempo era preparato dai fornai solo nel periodo della Quaresima, il giorno del Giovedì Santo, ora come quasi tutte le cose non ha più “tempo”, lo si trova in quasi tutto il periodo dell’anno. E’ un pane dolce, morbido,profumato con olio aromatizzato al rosmarino e con l’uvetta sultanina. La ricetta l’ho presa dal blog di  @paoletta_sersante “anice e cannella” e adattata alla planetaria. #lacucinadimonica #ricettapasquale #ricettapasqua #blog #ricette #dolcidellatradizione #pasqua
2 mesi fa
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1/9
hot cross buns senza impasto con metodo Tang Zhong

Gli hot cross buns sono un dolce pasquale tipico del Regno Unito.
Sono dei panini dolce più o meno speziati a seconda dei gusti, scorza di arancia e limone, e uvetta, e presentano una croce sulla superficie una croce, tradizionalmente mangiato durante il Venerdì Santo.
Curiosità:
– Si pensa che gli hot cross buns siano nati a Saint Albans, nell’Hertfordshire, nel XIV secolo.
Secondo questa teoria, un monaco della Cattedrale di St. Albans, frate Thomas Rocliffe, inventò dei panini speziati, chiamati Alban Buns che venivano distribuiti ai poveri ogni venerdì santo a partire dal 1361.

– Nel 1592, durante il regno di Elisabetta I, il direttore dei mercati di Londra emanò un decreto che proibiva la vendita di focacce calde e altri tipi di pane speziato, tranne il Venerdì Santo, il Natale e in occasione delle sepolture.
Come conseguenza di questo divieto, la produzione dei panini speziati avveniva quasi esclusivamente nelle cucine domestiche.
Il divieto durò fino al regno di Giacomo I, nel XVII secolo.
Tutto ciò contribuì alla diffusione dell’usanza di preparare questi dolci.
Gli hot cross buns segnano la fine della quaresima, perché sono preparati utilizzando prodotti caseari, vietati durante il periodo.
Essi presentano diversi simboli cristiani, a cominciare dalla croce, che rappresenta la crocifissione di Gesù, e le spezie, che rappresentano la sua imbalsamazione per la sepoltura.
La tradizione inglese include molte superstizioni riguardanti gli hot cross buns.
Si dice che i panini preparati il Venerdì Santo non ammuffiscono, e che se un malato ne mangia un pezzo lo aiuta a riprendersi.
Se portati a bordo di una nave che deve fare un viaggio per mare la proteggono dai naufragi, e se vengono appesi in cucina proteggono la casa dagli incendi.
#lacucinadimonica #hotcrossbuns #pasqua #dolcipasquali #ricetta

Ricetta di atelierdeilibri
hot cross buns senza impasto con metodo Tang Zhong

Gli hot cross buns sono un dolce pasquale tipico del Regno Unito.
Sono dei panini dolce più o meno speziati a seconda dei gusti, scorza di arancia e limone, e uvetta, e presentano una croce sulla superficie una croce, tradizionalmente mangiato durante il Venerdì Santo.
Curiosità:
– Si pensa che gli hot cross buns siano nati a Saint Albans, nell’Hertfordshire, nel XIV secolo.
Secondo questa teoria, un monaco della Cattedrale di St. Albans, frate Thomas Rocliffe, inventò dei panini speziati, chiamati Alban Buns che venivano distribuiti ai poveri ogni venerdì santo a partire dal 1361.

– Nel 1592, durante il regno di Elisabetta I, il direttore dei mercati di Londra emanò un decreto che proibiva la vendita di focacce calde e altri tipi di pane speziato, tranne il Venerdì Santo, il Natale e in occasione delle sepolture.
Come conseguenza di questo divieto, la produzione dei panini speziati avveniva quasi esclusivamente nelle cucine domestiche.
Il divieto durò fino al regno di Giacomo I, nel XVII secolo.
Tutto ciò contribuì alla diffusione dell’usanza di preparare questi dolci.
Gli hot cross buns segnano la fine della quaresima, perché sono preparati utilizzando prodotti caseari, vietati durante il periodo.
Essi presentano diversi simboli cristiani, a cominciare dalla croce, che rappresenta la crocifissione di Gesù, e le spezie, che rappresentano la sua imbalsamazione per la sepoltura.
La tradizione inglese include molte superstizioni riguardanti gli hot cross buns.
Si dice che i panini preparati il Venerdì Santo non ammuffiscono, e che se un malato ne mangia un pezzo lo aiuta a riprendersi.
Se portati a bordo di una nave che deve fare un viaggio per mare la proteggono dai naufragi, e se vengono appesi in cucina proteggono la casa dagli incendi.
#lacucinadimonica #hotcrossbuns #pasqua #dolcipasquali #ricetta

Ricetta di atelierdeilibri
hot cross buns senza impasto con metodo Tang Zhong

Gli hot cross buns sono un dolce pasquale tipico del Regno Unito.
Sono dei panini dolce più o meno speziati a seconda dei gusti, scorza di arancia e limone, e uvetta, e presentano una croce sulla superficie una croce, tradizionalmente mangiato durante il Venerdì Santo.
Curiosità:
– Si pensa che gli hot cross buns siano nati a Saint Albans, nell’Hertfordshire, nel XIV secolo.
Secondo questa teoria, un monaco della Cattedrale di St. Albans, frate Thomas Rocliffe, inventò dei panini speziati, chiamati Alban Buns che venivano distribuiti ai poveri ogni venerdì santo a partire dal 1361.

– Nel 1592, durante il regno di Elisabetta I, il direttore dei mercati di Londra emanò un decreto che proibiva la vendita di focacce calde e altri tipi di pane speziato, tranne il Venerdì Santo, il Natale e in occasione delle sepolture.
Come conseguenza di questo divieto, la produzione dei panini speziati avveniva quasi esclusivamente nelle cucine domestiche.
Il divieto durò fino al regno di Giacomo I, nel XVII secolo.
Tutto ciò contribuì alla diffusione dell’usanza di preparare questi dolci.
Gli hot cross buns segnano la fine della quaresima, perché sono preparati utilizzando prodotti caseari, vietati durante il periodo.
Essi presentano diversi simboli cristiani, a cominciare dalla croce, che rappresenta la crocifissione di Gesù, e le spezie, che rappresentano la sua imbalsamazione per la sepoltura.
La tradizione inglese include molte superstizioni riguardanti gli hot cross buns.
Si dice che i panini preparati il Venerdì Santo non ammuffiscono, e che se un malato ne mangia un pezzo lo aiuta a riprendersi.
Se portati a bordo di una nave che deve fare un viaggio per mare la proteggono dai naufragi, e se vengono appesi in cucina proteggono la casa dagli incendi.
#lacucinadimonica #hotcrossbuns #pasqua #dolcipasquali #ricetta

Ricetta di atelierdeilibri
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hot cross buns senza impasto con metodo Tang Zhong Gli hot cross buns sono un dolce pasquale tipico del Regno Unito. Sono dei panini dolce più o meno speziati a seconda dei gusti, scorza di arancia e limone, e uvetta, e presentano una croce sulla superficie una croce, tradizionalmente mangiato durante il Venerdì Santo. Curiosità: – Si pensa che gli hot cross buns siano nati a Saint Albans, nell’Hertfordshire, nel XIV secolo. Secondo questa teoria, un monaco della Cattedrale di St. Albans, frate Thomas Rocliffe, inventò dei panini speziati, chiamati Alban Buns che venivano distribuiti ai poveri ogni venerdì santo a partire dal 1361. – Nel 1592, durante il regno di Elisabetta I, il direttore dei mercati di Londra emanò un decreto che proibiva la vendita di focacce calde e altri tipi di pane speziato, tranne il Venerdì Santo, il Natale e in occasione delle sepolture. Come conseguenza di questo divieto, la produzione dei panini speziati avveniva quasi esclusivamente nelle cucine domestiche. Il divieto durò fino al regno di Giacomo I, nel XVII secolo. Tutto ciò contribuì alla diffusione dell’usanza di preparare questi dolci. Gli hot cross buns segnano la fine della quaresima, perché sono preparati utilizzando prodotti caseari, vietati durante il periodo. Essi presentano diversi simboli cristiani, a cominciare dalla croce, che rappresenta la crocifissione di Gesù, e le spezie, che rappresentano la sua imbalsamazione per la sepoltura. La tradizione inglese include molte superstizioni riguardanti gli hot cross buns. Si dice che i panini preparati il Venerdì Santo non ammuffiscono, e che se un malato ne mangia un pezzo lo aiuta a riprendersi. Se portati a bordo di una nave che deve fare un viaggio per mare la proteggono dai naufragi, e se vengono appesi in cucina proteggono la casa dagli incendi. #lacucinadimonica #hotcrossbuns #pasqua #dolcipasquali #ricetta Ricetta di atelierdeilibri
2 mesi fa
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2/9
Finalmente dopo averla fatta varie volte inserisco la ricetta nel blog.
La ricetta originale è quella di Paola Lazzari che assieme ad @ornella_mirelli gestisce il blog Ammodomio.
Una ricetta della tradizione tramandata dalla sua bisnonna.
La torta di Pasqua con pecorino, parmigiano e strutto, è immancabile sulle tavole Umbre per la colazione di Pasqua.
Viene servita accompagnandola da salumi e formaggi misti, uova sode e buon vino.
Finalmente dopo averla fatta varie volte inserisco la ricetta nel blog.
La ricetta originale è quella di Paola Lazzari che assieme ad @ornella_mirelli gestisce il blog Ammodomio.
Una ricetta della tradizione tramandata dalla sua bisnonna.
La torta di Pasqua con pecorino, parmigiano e strutto, è immancabile sulle tavole Umbre per la colazione di Pasqua.
Viene servita accompagnandola da salumi e formaggi misti, uova sode e buon vino.
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Finalmente dopo averla fatta varie volte inserisco la ricetta nel blog. La ricetta originale è quella di Paola Lazzari che assieme ad @ornella_mirelli gestisce il blog Ammodomio. Una ricetta della tradizione tramandata dalla sua bisnonna. La torta di Pasqua con pecorino, parmigiano e strutto, è immancabile sulle tavole Umbre per la colazione di Pasqua. Viene servita accompagnandola da salumi e formaggi misti, uova sode e buon vino.
2 mesi fa
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3/9
Esperimenti. 
Ogni tanto mi faccio prendere dalla voglia di preparare il formaggio.
Non è la prima volta. Ricordo ancora quella volta che ho preparato le mozzarelle. 
Questo ha una preparazione molto più veloce, bastano pochissimi ingredienti e il gioco è fatto. 
#formaggiofresco #formaggiofattoincasa #lacucinadimonica #lattefresco #caglio
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Esperimenti. Ogni tanto mi faccio prendere dalla voglia di preparare il formaggio. Non è la prima volta. Ricordo ancora quella volta che ho preparato le mozzarelle. Questo ha una preparazione molto più veloce, bastano pochissimi ingredienti e il gioco è fatto. #formaggiofresco #formaggiofattoincasa #lacucinadimonica #lattefresco #caglio
2 mesi fa
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4/9
Una linea blu lunga 5000 km unisce le gelide acque dei mari della Norvegia e le calde e colorate coste del Portogallo. 
Ma cosa hanno in comune le isole a nord del circolo polare artico e la tavola di ogni portoghese che si rispetti? 
È presto detto: o fiel amigo bacalhau! – il fedele amico baccalà.
I navigatori portoghesi facevano di necessità virtù, il baccalà era, infatti, l’ideale compagno di viaggio nelle lunghe traversate transoceaniche, 
ma in oltre cinque secoli è diventato il fedele amico di ogni pasto di cui proprio non si può fare a meno.
Il vecchio continente deve ai navigatori portoghesi la scoperta  del baccalà; un pesce proteico, poco grasso, di lunga conservazione e ben più pratico di quello fresco, ideale per sconfiggere la fame e la miseria dell’Europa del XV secolo.
La tradizione culinaria del Portogallo affonda le sue radici proprio nella  grande stagione dei viaggi e delle esplorazioni.
Pastéis de Bacalhau - crocchette di baccalà
#lacucinadimonica #crocchette #pasteisdebacalhau #receitaportuguesa #ricettaportoghese #ricetta #blog
Una linea blu lunga 5000 km unisce le gelide acque dei mari della Norvegia e le calde e colorate coste del Portogallo. 
Ma cosa hanno in comune le isole a nord del circolo polare artico e la tavola di ogni portoghese che si rispetti? 
È presto detto: o fiel amigo bacalhau! – il fedele amico baccalà.
I navigatori portoghesi facevano di necessità virtù, il baccalà era, infatti, l’ideale compagno di viaggio nelle lunghe traversate transoceaniche, 
ma in oltre cinque secoli è diventato il fedele amico di ogni pasto di cui proprio non si può fare a meno.
Il vecchio continente deve ai navigatori portoghesi la scoperta  del baccalà; un pesce proteico, poco grasso, di lunga conservazione e ben più pratico di quello fresco, ideale per sconfiggere la fame e la miseria dell’Europa del XV secolo.
La tradizione culinaria del Portogallo affonda le sue radici proprio nella  grande stagione dei viaggi e delle esplorazioni.
Pastéis de Bacalhau - crocchette di baccalà
#lacucinadimonica #crocchette #pasteisdebacalhau #receitaportuguesa #ricettaportoghese #ricetta #blog
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Una linea blu lunga 5000 km unisce le gelide acque dei mari della Norvegia e le calde e colorate coste del Portogallo. Ma cosa hanno in comune le isole a nord del circolo polare artico e la tavola di ogni portoghese che si rispetti? È presto detto: o fiel amigo bacalhau! – il fedele amico baccalà. I navigatori portoghesi facevano di necessità virtù, il baccalà era, infatti, l’ideale compagno di viaggio nelle lunghe traversate transoceaniche, ma in oltre cinque secoli è diventato il fedele amico di ogni pasto di cui proprio non si può fare a meno. Il vecchio continente deve ai navigatori portoghesi la scoperta del baccalà; un pesce proteico, poco grasso, di lunga conservazione e ben più pratico di quello fresco, ideale per sconfiggere la fame e la miseria dell’Europa del XV secolo. La tradizione culinaria del Portogallo affonda le sue radici proprio nella grande stagione dei viaggi e delle esplorazioni. Pastéis de Bacalhau - crocchette di baccalà #lacucinadimonica #crocchette #pasteisdebacalhau #receitaportuguesa #ricettaportoghese #ricetta #blog
2 mesi fa
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5/9
Il topinambur ,chiamato anche “Rapa tedesca” o “carciofo di Gerusalemme”,è un tubero dalla consistenza simile alla patata, il sapore simile al carciofo e il suo aspetto ricorda molto la radice di zenzero.
Coltivato dagli Indiani d’America, venne poi portato in Europa
nel XVII secolo per scopi alimentari e si diffuse molto rapidamente tanto da diventare una pianta infestante.
In Piemonte si utilizza molto in piatti tradizionali come la bagna càuda e la fonduta.
Il topinambur è un tubero ricco di benefici ,infatti è particolarmente consigliato ai celiaci e ai diabetici grazie al contenuto di inulina.
Inoltre è ricco di fibre,di antiossidanti,di vitamine come la A, la C e la E, di sali minerali, in particolare potassio,magnesio,fosforo e ferro,come pure di selenio e zinco con particolare riferimento se consumato crudo. .
Il topinambur è da sempre famoso per ridurre il colesterolo e per stabilizzare la concentrazione del glucosio nel sangue e dell’acido urico. Nel momento dell’acquisto il topinambur deve avere una consistenza soda,
la buccia sottile tende a raggrinzirsi velocemente perdendo in freschezza. 
#risotto #topinambur #lacucinadimonica #ricetta #blog #rapatedesca #carciofodigerusalemme
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Il topinambur ,chiamato anche “Rapa tedesca” o “carciofo di Gerusalemme”,è un tubero dalla consistenza simile alla patata, il sapore simile al carciofo e il suo aspetto ricorda molto la radice di zenzero. Coltivato dagli Indiani d’America, venne poi portato in Europa nel XVII secolo per scopi alimentari e si diffuse molto rapidamente tanto da diventare una pianta infestante. In Piemonte si utilizza molto in piatti tradizionali come la bagna càuda e la fonduta. Il topinambur è un tubero ricco di benefici ,infatti è particolarmente consigliato ai celiaci e ai diabetici grazie al contenuto di inulina. Inoltre è ricco di fibre,di antiossidanti,di vitamine come la A, la C e la E, di sali minerali, in particolare potassio,magnesio,fosforo e ferro,come pure di selenio e zinco con particolare riferimento se consumato crudo. . Il topinambur è da sempre famoso per ridurre il colesterolo e per stabilizzare la concentrazione del glucosio nel sangue e dell’acido urico. Nel momento dell’acquisto il topinambur deve avere una consistenza soda, la buccia sottile tende a raggrinzirsi velocemente perdendo in freschezza.  #risotto #topinambur #lacucinadimonica #ricetta #blog #rapatedesca #carciofodigerusalemme
2 mesi fa
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6/9
Dal Latino "Thabemae", fu un luogo strategico dove nella storia, gli uomini e gli animali si fermavano e si riposavano prima di seguire il loro cammino verso altri punti geografici. Tabernas é un grande centro dedicato al cinema, attraverso le centinaia di riprese realizzate in questi luoghi. Un paesaggio unico in Europa, la superficie del deserto è considerata come la zona arida più importante dell'Europa (12000 ettari). #tabernasdesert #tabernas #españa
Dal Latino "Thabemae", fu un luogo strategico dove nella storia, gli uomini e gli animali si fermavano e si riposavano prima di seguire il loro cammino verso altri punti geografici. Tabernas é un grande centro dedicato al cinema, attraverso le centinaia di riprese realizzate in questi luoghi. Un paesaggio unico in Europa, la superficie del deserto è considerata come la zona arida più importante dell'Europa (12000 ettari). #tabernasdesert #tabernas #españa
Dal Latino "Thabemae", fu un luogo strategico dove nella storia, gli uomini e gli animali si fermavano e si riposavano prima di seguire il loro cammino verso altri punti geografici. 

Tabernas é un grande centro dedicato al cinema, attraverso le centinaia di riprese realizzate in questi luoghi. 
Un paesaggio unico in Europa, la superficie del deserto è considerata come la zona arida più importante dell'Europa (12000 ettari). 
#tabernasdesert #tabernas #españa
Dal Latino "Thabemae", fu un luogo strategico dove nella storia, gli uomini e gli animali si fermavano e si riposavano prima di seguire il loro cammino verso altri punti geografici. 

Tabernas é un grande centro dedicato al cinema, attraverso le centinaia di riprese realizzate in questi luoghi. 
Un paesaggio unico in Europa, la superficie del deserto è considerata come la zona arida più importante dell'Europa (12000 ettari). 
#tabernasdesert #tabernas #españa
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Tabernas é un grande centro dedicato al cinema, attraverso le centinaia di riprese realizzate in questi luoghi. 
Un paesaggio unico in Europa, la superficie del deserto è considerata come la zona arida più importante dell'Europa (12000 ettari). 
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4 mesi fa
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Gibilterra, sempre con il vento. Anche qui non manca.
Gibilterra, sempre con il vento. Anche qui non manca.
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4 mesi fa
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